Le adozioni internazionali guardano al futuro
"L’impostazione che voglio dare alla mia vicepresidenza è molto partecipata: da magistrato so che decidere è la professione più difficile del mondo e so che la “dolorosa solitudine” della decisione mi appartiene, come scriveva Conrad; ma so anche che un giudice per decidere bene deve saper ascoltare, quindi ci sarà un dialogo continuo con tutti gli interlocutori e in particolare con gli enti autorizzati che sono le nostre “sentinelle nel territorio”.
"Nel 2021, dopo la revisione delle Linee Guida sull’inserimento scolastico degli alunni adottati, puntiamo a fare un’intensa attività formativa in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione non solo per i docenti ma anche per i rappresentanti degli studenti e dei genitori. Dobbiamo ripartire necessariamente dalla scuola, che è il primo momento in cui un bambino o un ragazzo adottato si sente accolto e comincia a sentirsi parte della nuova comunità in cui vive."
"Ci è ben noto il dolore delle famiglie che sono in attesa, non solo del figlio desiderato ma del bambino a loro già abbinato. Stiamo moltiplicando gli sforzi ad ogni livello affinché queste porte si possano aprire. La speranza è che queste prassi che si sono già instaurate in alcuni Paesi possano diffondersi e diventare permanenti."
"Stiamo cercando di realizzare accordi e protocolli con altri e nuovi Paesi e stiamo lavorando, nel frattempo, alla revisione di protocolli importanti: quello con l’Ucraina, la Bielorussia e il Senegal. Abbiamo quasi concluso un accordo bilaterale con la Repubblica Democratica del Congo, le ultime modifiche alla bozza sono state concordate telefonicamente il 17 febbraio attraverso l’intermediazione dell’ambasciatore Luca Attanasio. Ci siamo salutati quel giorno con l’auspicio di poter sottoscrivere l’accordo entro l’estate prossima. Ho ancora sul cellulare i messaggi vocali dell’ambasciatore, una persona che aveva una autentica passione verso le problematiche dell’infanzia abbandonata. Porteremo avanti il lavoro nel rispetto della sua memoria: speriamo di essere il primo Paese a riprendere le adozioni con la RDC e di farlo con un accordo formalizzato."
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