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Con decisione del 8 febbraio 2021, il Governo olandese ha sospeso le procedure di adozione internazionale, a seguito dei risultati di un’indagine che darebbe evidenza di fenomeni di corruzione e violazione dei diritti dei minori. Oggetto di investigazione sono state, tra le altre, le procedure concluse in Colombia tra il 1967 e il 1998. La questione è tanto grave quanto assolutamente non nuova, nel paese sud-americano: già nel 2012 un noto programma televisivo aveva dato riscontro di numerose irregolarità e di frequenti violazioni dei diritti primari della persona, avvenuti in quel periodo. Tuttavia, l’iniziativa del Governo olandese, di cui si permettiamo di sottolineare la scarsa tempestività in quanto segue i fatti contestati di vent’anni e più, ha provocato alcune prese di posizione che mettono in dubbio il valore stesso dell’esperienza dell’adozione. In un’intervista rilasciata a una radio nazionale, il Direttore di ICBF ha dovuto dunque sottolineare nuovamente che dopo di allora, sotto i ponti, sono passate enormi quantità di acqua.
Quelle irregolarità, gravissime, riguardano infatti un periodo che costituisce una sorta di preistoria delle adozioni internazionali, in cui l’adozione “fai-da-te”, non regolata da convenzioni internazionali e da leggi nazionali, si accompagnava a fenomeni di corruzione e di vera e propria compra-vendita di bambini. Qualcuno, allora, reagì immediatamente, ad esempio costituendo associazioni come la nostra che volevano contrastare questi fenomeni e affermare i diritti dei bambini. Qualcun altro, invece, se ne accorge, e se ne stupisce, a distanza di decenni.
Ricordiamo che la Convenzione dell’Aja e le legislazioni nazionali che la recepiscono e la applicano nascono esattamente per evitare le conseguenze drammatiche delle adozioni self-made, che tanti danni e dolore hanno creato nel mondo intero.
La Colombia si è dotata di una legislazione attenta, nello sforzo di garantire ai minori la migliore tutela possibile, e oggi si pone come uno Stato moderno capace di proporre adozioni controllate e rispettose dei diritti dei minori.
C’è un limite, al tentativo di tutelare i diritti dei bambini? C’è un livello che si può dire “sufficiente” e definitivo? Crediamo di no, perché tutto deve essere adeguato, modificato, migliorato, se necessario stravolto, l’attenzione deve esser sempre più stringente, la pretesa di trasparenza sempre più alta. E tuttavia un’informazione che fosse rispettosa della realtà e delle persone, e che non obbedisca al semplice intento sensazionalistico, dovrebbe certo ricordare quanto allora è accaduto affinché non accada più, ma anche sottolineare che oggi la situazione è totalmente diversa, da tutti i punti di vista.
La Commissione per le Adozioni internazionali ha pubblicato la graduatoria dei progetti di cooperazione all’estero ammessi a finanziamento. Tra questi, un importante progetto che vede NOVA come Ente capofila e che è localizzato nella Repubblica Democratica del Congo. Il luogo di intervento è la città di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, e beneficiari saranno 900 minori ospitati in quattro centri di accoglienza o che vivono in famiglie disagiate.
Lo scopo è quello di garantire loro tre diritti fondamentali della persona: alla SALUTE, all’EMANCIPAZIONE, a un NOME.
A tutela della salute, saranno assicurati assistenza sanitaria, cure e interventi chirurgici a 720 minori che altrimenti ne sarebbero del tutto esclusi. 150 minori portatori di handicap usufruiranno poi di trattamenti fisioterapici specifici e della dotazioni di protesi.
A tutela del diritto all’emancipazione, pagheremo ogni anno le rette scolastiche per 750 minori (la frequenza scolastica, nella R.D.C., non è gratuita) e sosterremo le famiglie dei minori portatori di handicap per evitare il loro abbandono.
Affermeremo il diritto a un nome finanziando le attività di indagine sulle origini dei minori abbandonati e la successiva registrazione anagrafica.
E’ stato inoltre approvato un progetto in Colombia, nel quale l’ente capofila, La Maloca, opera in piena collaborazione con NOVA. Il progetto intende offrire una prospettiva di istruzioni ed emancipazione a circa 400 minori che si trovano in condizioni di abbandono ma che, per la loro età, non possono sperare in un’adozione.
I due progetti avranno concreto inizio tra qualche settimana.
Ricordiamo che l'impegno di NOVA continua negli altri progetti di cooperazione internazionale per cui la vostra collaborazione é essenziale attraverso la destinazione del 5x1000
NOVA e gli enti che aderiscono al coordinamento OLA – Oltre l’Adozione propongono un progetto comune di assistenza e supporto alle coppie adottive nel periodo successivo all’ingresso dei propri figli in Italia, nonché ai ragazzi adottati che chiedono un sostegno nel processo di piena integrazione in famiglia, nella scuola, nella società.
Il progetto – che sarà aperto a chiunque ne faccia richiesta e le cui azioni si svolgeranno nella quasi totalità del territorio nazionale - garantisce assistenza qualificata a costi convenzionati e dunque decisamente accessibili, nonché la costituzione di gruppi a conduzione assistita di genitori adottivi e di ragazzi adottati.
Gli enti, unendosi, mettono a disposizione le loro reti di professionisti e consulenti, nonché 30 sedi.
-> qui l'intero articolo pubblicato su Vita:
http://www.vita.it/.../il-viaggio-continua-nasce.../158124/
Per informazioni scrivere a: servizi@oltreladozione.it.
Carissimi,
Il 2020 non è stato un anno facile, ma non serve a molto sottolinearlo perché non ha cambiato in nessun modo l’intenzione e gli scopi che muovono il nostro agire, che sono e resteranno quelli di promuovere ogni azione possibile a tutela dei diritti dei minori abbandonati.
In altre parole: per quanto forse più affaticati noi siamo sempre gli stessi, e dunque è con la stessa caparbietà che auguro a tutti il Natale più sereno possibile e che l’anno che verrà possa essere di affermazione e ripresa dei valori per i quali ogni giorno cerchiamo di impegnarci.
Come dice un mio concittadino che scrive canzonette: siamo ancora qua.
Massimo Vaggi
Presidente di NOVA
Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile.
(A. de Saint-Exupéry, Il piccolo principe)